Articolo 485. Il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo e nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione (Cod. Civ. 456) o della notizia della devoluta eredità. Se entro questo termine lo ha cominciato ma non e stato in grado di completarlo, può ottenere dal tribunale (*) del luogo in cui si e aperta la successione una proroga che, salvo gravi circostanze, non deve eccedere i tre mesi (Cod. Proc. Civ. 749).
Trascorso tale termine senza che l’inventario sia stato compiuto, il chiamato all’eredità è considerato erede puro e semplice.
Compiuto l’inventario, il chiamato che non abbia ancora fatto la dichiarazione a norma dell’Articolo 484 ha un termine di quaranta giorni da quello del compimento dell’inventario medesimo, per deliberare se accetta (Cod. Civ. 470 e seguenti) o rinunzia (Cod. Civ. 519 e seguenti) all’eredità. Trascorso questo termine senza che abbia deliberato, è considerato erede puro e semplice (Cod. Civ. 476) .
(*) Parola così sostituita dall’Articolo 144, d. lgs 19 febbraio 1998, n. 51
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