1. Sono tenute a versare all’ISVAP un contributo annuale, denominato contributo di vigilanza sull’attività di assicurazione e di riassicurazione, nella misura prevista dal comma 2:
1) le imprese di assicurazione con sede legale nel territorio della Repubblica ed iscritte alla sezione I dell’albo di cui all’articolo 14, comma 4;
2) le sedi secondarie delle imprese di assicurazione extracomunitarie stabilite nel territorio della Repubblica ed iscritte alla sezione II dell’albo previsto dagli articoli 14, comma 4, e 28, comma 5, ultimo periodo;
3) le altre mutue di assicurazione, con sede legale nel territorio della Repubblica ed iscritte alla sezione III dell’albo previsto dagli articoli 14, comma 4, e 55, comma 2;
4) le imprese di riassicurazione con sede legale nel territorio della Repubblica ed iscritte alla sezione IV dell’albo di cui all’articolo 59, comma 4;
5) le sedi secondarie delle imprese di riassicurazione extracomunitarie stabilite nel territorio della Repubblica ed iscritte alla sezione V dell’albo di cui all’articolo 60, comma 3.
2. Il contributo di vigilanza è commisurato ad un importo non superiore al due per mille dei premi incassati in ciascun esercizio, escluse le tasse e le imposte ed al netto di un’aliquota per
oneri di gestione calcolata dall’ISVAP mediante apposita elaborazione dei dati risultanti dai bilanci dell’esercizio precedente415.
3. Il contributo di vigilanza dovuto dalle altre mutue di assicurazione è commisurato all’uno per mille dei premi incassati in ciascun esercizio, escluse le tasse e le imposte.
4. Il contributo di vigilanza è determinato entro il 30 maggio con decreto416 del Ministro dell’economia e delle finanze adottato, sentito l’ISVAP, in modo da assicurare la copertura finanziaria degli oneri di vigilanza sulle imprese. Il decreto è pubblicato entro il 30 giugno nella Gazzetta Ufficiale e nel Bollettino dell’ISVAP.
5. Il contributo è versato direttamente all’ISVAP entro il 31 luglio di ogni anno e viene iscritto in apposita voce del bilancio di previsione. L’eventuale residuo confluisce nell’avanzo di amministrazione e viene considerato nell’ambito del fabbisogno per l’esercizio successivo.
6. La riscossione coattiva avviene tramite ruolo e secondo le modalità di cui all’articolo 67, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43.
Leggere articoli di legge e capirne il significato è fondamentale. Ogni cittadino deve conoscere i propri diritti e doveri.
La comprensione delle leggi evita problemi legali. Inoltre, aiuta a prendere decisioni informate. Le leggi regolano la nostra vita quotidiana. Ignorarle può portare a sanzioni. Studiare gli articoli di legge migliora la consapevolezza civica.
È utile per chi studia giurisprudenza. Anche chi non è del settore può beneficiarne. Capire le leggi aumenta la sicurezza personale. Internet offre molte risorse per approfondire. Investire tempo nella lettura delle leggi è un investimento per il futuro.